Nella notte gioiosa
In segreto,
nessuno mi vedeva,
né io guardavo cosa
sola mi dirigeva
la luce che nel cuore splendeva
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(Alejandro Jodorowski)
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M’inoltrerò nella mia notte per il tempo che sarà ancora necessario.
Così  deve essere e così sia.
A un giorno che sarà
Margot
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Il Mago
In qualunque momento si può verificare un cambiamento di coscienza, all’improvviso puoi cambiare la percezione di te stesso . Se vuoi agire nel mondo, devi far esplodere la percezione dell’io che ti è stata imposta, appiccicata addosso fin dall’infanzia e che si rifiuta di cambiare. Devi ampliare i tuoi limiti all’infinito, senza posa, devi entrare in trance.
Lasciati possedere da uno spirito più forte del tuo da un’energia impersonale. Non si tratta di perdere la coscienza , ma di lasciar parlare la follia originale, sacra, che sa dentro di te. Perderai la nozione del tempo fino ad ora hai vissuta nell’isola della ragione trascurando le altre forze vive. Le altre energie,  Unisciti all’oceano dell’inconscio, non temere di liberare  l’istinto, per quanto primitivo possa essere
L’Essere in trance non agisce mosso da quello che ha imparato , ma da quello che è.
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La Papessa
Ho stretto un’alleanza con il mistero , vivo nel mondo dell’energia divina.,Palpito con tutta la materia . sto vibrando al ritmo dell’universo, insieme al fuoco, insieme agli oceani, alle tempeste, alle stelle. Abito il mio corpo come un luogo sacro, in qualsiasi momento posso trovare il posto che mi spetta. Sono immersa nella mia opera e nulla mi distoglie da essa. Nulla può distogliermi da ciò che voglio, perché non voglio nulla.
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La Stella
Qui e ovunque, volontariamente legata, in ogni attimo non abbandono mai il presente. Nulla può incatenarmi, né il passato, né il futuro. Sono nel mondo e di me stessa, mi abbandono senza reticenze, eliminando alla radice ogni critica. Mi lascio attraversare da tutti i misteri. E al centro del mio ventre divenuto infinito, ricevo e lascio nascere la luce nella sua interezza .
(Alejandro Jodorowsky)
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A

Il freddo pungente mi respira addosso, mi alita sul viso come una carezza mortale. Il terreno è umida fanghiglia impastata di foglie. Suoni e rumori  sembrano appartenere ad un mondo che in realtà non esiste.
Un silenzio compatto e luminoso squarcia questa misera dimensione fatta di materia. Un nuotare di spirito folle in onde di silenzio. Abraxas  è il vortice di tempo in cui le anime elette s’incontrano. Paradigma incombente che la mente declina quando arriva ai confini dell’essere. Unico paradosso che realizza il suo infinito in infinite volte. Il frastuono di questo silenzio avvolge la caratura del mio esistere. Immergo i piedi nel vortice e sono nel regno di Abraxas . i contorni delle foglie svaniscono e diventano colore fuso. Sento le gambe del dio,spirali di serpenti, attorno alle mie. Non ho paura. Una gioia incredibile trasfigura il mio volto in una spiritualità trascendente cosicchè anche il mio corpo si scioglie e diventa colore liquefatto , arcobaleno tagliato senza memoria. Mi fondo col Dio. Percorro  attraverso lui strati di ere e di tempi. Divento evento universale, evoluzione continua poi torno ad essere corpo e materia,scolpita di luce.
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Terza generazione
emanata da
Caen (potere) ed Akhana( amore)
Nous (Nus, Mente) e Aletheia (Verità)