Dolore liquido

 
(Capriccio nr.4)
 
Quanto deserto avanza
Dentro questo sentimento
Che patisce come di agonia mortale
Quest’aria arida che soffia senza  calore
Assomiglia ad un vento pazzo
Che vortica dentro a una bottiglia
I piedi affondano senza camminare
La sabbia scivolosa inghiotte ogni tentativo.
Le gambe stanche, i  passi fermi
Le mani strette a pugno
Le labbra serrate per non dover urlare
Tutto si inaridisce e il mio affanno
Di dare acqua e linfa e nutrimento
Si sperde in un ristagnare di energie
Così statiche e senza movimento
Da sembrare immobili e senza divenire
Tristezza di belva, lacrime fiere
Rotonde e gonfie come perle
La mente come una clessidra
Scorre di sabbia e di malinconia.
Capriccio nr .4
Dolore liquido

Chiave di violino

 (Capriccio nr.24 di Paganini)
 
Quiete.
 
Smembramento

Piccola nebbia

Corda di violino pizzicata
Aspra nelle sue note
Sensuale nella sua asprezza
Labbra serrate a diniego
Non si offrono più
Non sanno illanguidirsi
 
Mi svuoto come una coppa d’acqua
Incrinata da una ferita
 
Cinico e sconnesso
Assomigli ad un istrice
Arruffato di barbarie
Inumano,
piccante,
sconcio come gli accordi di Paganini.
Ti collochi
In angoli nascosti
E ghermisci,
Dilagante…
Capriccio nr.24
Mi manca il fiato.
*

Capriccio pagano

(Concerto nr.2) 
 
Allegro ma non troppo
Un leggero trasformismo
Una maschera e un piccolo peccato
Andante con brio
Un costume intrigante
Fantasia polivalente
Allegro maestoso
Si apre a cascata
Allegro con brio
Balliamo amor mio
Consenti la rima
Accostati al viso
Ti sussurro di nuovo
Allegro maestoso
E  si ricomincia con brio
Un piccolo peccato
Così piccolo e bello
Che si lega a una nota
E prosegue in eterno.
Allegro con brio
(Sssssttttt….)
Balliamo amor mio

°

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