Siamo ancora figli di un dualismo cosmico spirituale che si è incastrato nel nostro cervello rettiliano come un riferimento archetipico acquisito, lì dove (r-complex) nella logica della dominazione e sottomissione, si è verificata la nascita_creazione, di un essere supremo potentissimo e dominante, essere al quale è necessario sottomettersi (pensa a tutta la mitologia, ai rituali, ai sacrifici) La verità da disvelare (aletheia) è che il dualismo bene_male è frutto di un indrottimamento successivo, strumentalizzato ad hoc, per semplificare le vicende sociali lasciandole sul piano diadico, sia che sia divino versus umano, sia che sia umano-dom versus umano-sub, sia che sia divino versus divino (dio e diavolo,dei della grecia antica,mitologie nordiche ecc…) e per assolverci, assicurandoci un posto sul lato del “bene”, molto arbitrario direi.
Le certezze non le abbiamo, però mi sento di affermare che è la tensione all’unità l’obiettivo da perseguire per giungere alla comprensione e alla sopportazione del dolore, non la fuga dal male verso il bene, fuga che crea una ulteriore spaccatura, una crepa esistenziale.
Nella visione olistica della divina intelligenza si ricostruisce e si ricuce, si ricompatta, ci si riunisce al nostro sé primario, depositario di candore, ignaro, puro, portando dietro le scorie e depurandole mano a mano.
L’ombra rientra nella sua dimensione originale, ovvero come proiezione del nostro io, non sommerge, non sovrasta, accompagna.
Il dualismo non ha prodotto una società consapevole ma l’ha resa ancora più fragile in balia di una lotta eterna tra pulsioni. Se nelle epoche arcaiche e remote questo stabilire livelli di potere dava maggiori possibilità di sopravvivere, considerando i pericoli immediati, la lotta per il cibo e per l’ambiente, nelle epoche moderne, pur rimanendo il potere uno spazio preferenziale per il soddisfacimento spicciolo, esso porta ad uno stato di alienazione ed allontanamento dalla propria intima natura, causando non solo una smania al rilancio ma anche un’amarezza di fondo che non viene edulcorata con nulla e che agisce come una crepa appunto, una crepa che si allarga lentamente.
Nella reincarnazione pare ci sia una possibilità di libero arbitrio, ovvero scegliere se reincarnarsi oppure fluttuare nella dimensione dell’energia..e chissà fluttuare potrebbe essere interessante.